Oggi escono le Pillole Vocali sul Sofa’ !

Cari Allievi/e,

sono felice di pubblicare oggi nella sezione Video del sito queste sei giocose puntate, da pochi minuti ciascuna.

Si tratta delle “Pillole vocali sul Sofa’ “, in cui mi diverto a raccontare alcune “tipologie” di allievi e atteggiamenti canori ricorrenti, regalando un consiglio o due ad ogni video, tratto dalla mia esperienza e dai miei studi di canto moderno e  fisiologia vocale (Metodo Lichtenberger®). 

Ci tengo a precisare che ognuno di noi e’ unico, come essere umano, e quindi come cantante.

Ognuno varia per carattere, sensibilità’, educazione ed esperienze, da cui dipende il proprio modo di esprimersi, comunicare ed utilizzare la voce parlata e cantata.

Ognuno ha un diverso corpo: non soltanto un diverso apparato fonatorio e forma diversa della propria cassa di risonanza, ma anche tensioni, compensazioni, abitudini posturali, storia clinica…e tutto questo influenza il nostro canto!

Detto cio’, ci sono anche delle caratteristiche ricorrenti , in particolare nei cantanti agli inizi della propria sperimentazione vocale, degli atteggiamenti mentali e corporei che spesso remano contro il libero fluire della vibrazione, il libero organizzarsi del suono.

Alcune di queste caratteristiche comuni hanno ispirato questi giocosi video che desiderano fornire con leggerezza uno spunto auto-ironico ma anche consigli pratici che possano risultare utili.

Si tratta, per brevità’, soltanto di accenni, che andrebbero doverosamente approfonditi con il proprio insegnante di canto!

L’Irascibile

La prima “tipologia” presa in esame e’ quella dell’ IRASCIBILE , ovvero del cantante che si incaponisce, quando si trova davanti ad un passaggio difficoltoso del brano, e vuole a tutti i costi riuscire a cantarlo in quel momento, procedendo con ripetizioni sempre piu’ tese e affannose del passaggio incriminato.

Potrebbe invece rilassarsi e dedicarsi con calma a metodi alternativi per affrontarlo, come ad esempio sirenare prima le note in voce muta con “ng”e poi intonare il testo permettendo il naturale passaggio di registro alla voce di testa, prima di trovare i giusti spazi di risonanza e l’auspicata pienezza vocale.

il mio invito ironico e’ questo: “Irascibile: stai calmo!” 😉

L’Imploso

Il secondo video e’ dedicato all’IMPLOSO, ovvero a tutti coloro che hanno il timore di “tirar fuori la voce”, farsi udire…forse persino farsi valere. Timidezza, senso di inadeguatezza, paura di dar fastidio, di sbagliare… spesso remano contro alla naturale messa in voce che necessita una quantita’ adeguata di vibrazione (ma mai di spinta del fiato).

Ecco che possiamo utilizzare esercizi volti a trovare la nostra Risonanza nelle cavita’ nasali , quella piu’ “metallica”, che porta con se’ il volume senza sforzo.

Una volta trovata, potremo “miscelarla alle altre risonanze piu’ “calde” (palato, retro bocca…) ed ottenere un suono naturale, rotondo, ma con la giusta qualità’ acustica (brillantezza) ed il corretto volume. (Se non avete mai studiato canto, forse questa frase vi risultera’ fumosa, da approfondire a lezione..).

Possiamo lavorare anche con il corpo, aprendo le braccia e immaginando il suono espandersi come i cerchi concentrici che crea un sasso gettato in un lago.

il messaggio in questo caso e’ “Imploso…sboccia! senza chiedere il permesso!” 🙂

L’Esploso

La terza puntata e’ dedicata, in contrapposizione alla precedente, all’ ESPLOSO, cioe’ colui che e’ convinto di dover gridare, in particolare per raggiungere gli acuti e il volume.

Si tratta di un diffusissimo fraintendimento che nasce dalla nostra esperienza della lingua parlata, mentre in realta’ meno spingiamo con il fiato, piu’ il nostro suono riesce ad accedere agli spazi vuoti e pieni per la vibrazione.

Per spazi pieni intendo la muscosa che ricopre gran parte del tratto vocale, la fascia che ricopre i muscoli ed i muscoli stessi ed anche le ossa.

Tutto puo’ vibrare nel nostro corpo, non soltanto le cavita’ vuote della bocca e del naso! Davvero non e’ il caso di precluderci questa magia spingendo come matti! 🙂

Ecco che in questo caso puo’ essere utile cantare con le mani davanti al viso a coppa, per percepire la vibrazione fisicamente, e immaginare di bere il suono anziche’ spingerlo fuori.

Ed ecco l’invito finale : Irascibile: bevi il suono!

Il Maniaco del controllo

Il quarto video e’ dedicato a quello che io ironicamente chiamo IL MANIACO DEL CONTROLLO, ossia chi ritiene di dover controllare volontariamente e muscolarmente ogni suono che emette, specialmente se ha studiato tecniche vocali che insegnano la posizione volontaria da assumere per generare ogni tipologia di suono.

Ho imparato personalmente che questo approccio puo’ essere molto limitante, facendoci perdere la spontaneità nell’emissione e non permettendo la capacita’ di autoregolazione del suono che spesso ci viene in aiuto, se siamo disposti ad ascoltarla.

In questo caso ci vengono in aiuto i glissati gia’ presenti naturalmente nella voce parlata quotidiana, come quando esterniamo stupore o meraviglia (AAAAH ho capito!! Woooow! e simili, ) i sospiri vocalizzati e i lamenti. In tutte queste emissioni spontanee spesso e’ gia’ presente una naturale organizzazione del suono sul passaggio di registro tra quelle che comunemente vengono definite “voce di petto” e “voce di testa” (o falsetto) . Usiamole!

E ancora possiamo destabilizzare il nostro eccessivo controllo e sciogliere le tensioni muscolari con dei saltelli, mentre emettiamo i suoni, proviamo!

Perciò’ Maniaco del controllo: lasciati andare! 🙂

Il Teso in volto

La quinta puntata e’ dedicata a chi usa eccessivamente, cantando, l’ articolazione e la mimica facciale; l’ho nominato “IL TESO IN VOLTO“.

Molte di queste tensioni impediscono al suono di fluire, quindi suggerisco esercizi che prevedono il massaggio del viso e della mandibola all’altezza dell’articolazione , mentre emettiamo i suoni. Inoltre possiamo cantare con le nocche delle dita sulle guance per inibire lievemente l’eccessiva apertura della bocca. Provare per credere!

Teso in viso: sciogliti! 🙂

Il Denigratore

L’ultimo video e’ dedicato a una categoria di allievi e colleghi che incontro spessissimo e che io chiamo : IL DENIGRATORE .

Forse sarebbe piu’ corretto dire l’auto-denigratore o auto-sabotatore.

Purtroppo e’ cosi, e si sa’… siamo i peggiori giudici di noi stessi. L’ ambito del canto non fa eccezione.

Forse sarebbe il caso di smetterla di criticare la nostra voce, arrabbiarci se qualcosa non ci riesce o inibirci ancora prima di provarci!

La Voce e ‘un dono prezioso da coltivare con gratitudine, da confortare ed aiutare nella sua crescita, per la nostra gioia e realizzazione.

Consiglio percio’ una via per uscire dal loop denigratorio dell’ascolto con giudizio…concentrandoci, quando cantiamo, sulle sensazioni fisiche che riceviamo e non sull’estetica o la correttezza acustica del risultato.

Occupiamoci di ascoltare il nostro respiro, le tensioni nel corpo, la percezione della vibrazione nelle diverse aree di risonanza…e dimenticheremo di giudicarla, liberandola!

Meritiamo di spiccare il volo, scioglierci dai lacci del nostro giudizio e di quello degli altri. E’ un nostro diritto!

Perciò non mi stanchero’ mai di dirlo:

Denigratori, allievi, cantanti, meravigliosi esseri umani: State dalla parte della vostra voce! 🙂

A presto!

Namaste’

Amanda

P.S. Se lo desiderate, fatemi sapere che ne pensate! Qui in calce all’articolo o nei commenti ai video su YouTube! Alla prossima!

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