Ringrazio la mia voce perche’…

Per celebrare degnamente l’arrivo del nuovo anno, ho chiesto ai miei allievi di dedicare un momento di gratitudine alla propria voce.

A mio parere si tratta di un gesto prezioso… poiche’ tendiamo a darla per scontata. Spesso la maltrattiamo e poi ci indispettiamo se scivola via, sotto attacco dei mali stagionali, o della stanchezza, del cattivo utilizzo.

Di certo per prima cosa dovremo imparare ad averne cura, parlando e cantando nel modo piu’ fisiologico, senza pressione dell’aria e costrizioni muscolari. Sarebbe utile preservare l’ idratazione delle mucose e sfiammarle se necessario con rimedi naturali (zenzero, miele, erisimo..).

Farebbe bene dormire un numero adeguato di ore, non gridare, parlare nei luoghi rumorosi accedendo alle aree di risonanza che generano la brillantezza, piuttosto che sforzandosi di aumentare il volume.

Tutto sacrosanto, ma non basta.

Io credo farebbe bene soprattutto non darla per scontata, la nostra voce, non arrabbiarci con lei se si affievolisce, trema, stona ! Se non vibra o vibra troppo! Se e’ troppo acuta o troppo grave! Troppo timida o troppo aggressiva!

La voce parla di noi, di chi siamo e di come stiamo in quel dato momento, ed e’ generata dal nostro corpo percio’ soggetta ad ogni stato fisico, psico-fisico ed emotivo. Potremmo rispettarne di piu’ i desideri al posto di imporle repertori e performance, prestazioni e canoni estetici!

Inoltre, poiche’ spesso siamo i peggiori giudici di noi stessi, tendiamo a bistrattarla, criticarla, come un elemento del nostro corpo che non amiamo…un difetto!

Piuttosto credo dovremmo trattarla amorevolmente come farebbe un genitore col il proprio figlio che muove i primi passi e poi cresce, incoraggiandola, confortandola, infondendole fiducia, senza pressioni o eccessive aspettative, senza giudizi o modelli da eguagliare.

Viviamo in un epoca in cui in televisione qualcuno, spesso di dubbia competenza, si arroga il diritto di ascoltare dei cantanti e dire loro: “per me e’ no….per me e’ si”…

Ma non abbiamo bisogno che qualcun altro legittimi il nostro sacrosanto diritto di vibrare! Cantare, esprimerci, gioire o consolarci attraverso la voce! Pregare, invocare, giocare , improvvisare, comunicare, condividere, Essere.

Non ci serve subire giudizi estetici personali, o stilistici, quando inseguiamo il primo e per me piu’ sacro obiettivo di chi studia canto: liberare la propria voce nel corpo e lasciarsi invadere dal proprio suono.

Il resto viene dopo…stili, repertorio, presenza scenica, espressivitĂ ’. Prima diamoci il permesso, prima…stiamo dalla parte della nostra voce!

Cosi’ ho chiesto ai miei allievi di dirmi perche’ ringraziano la propria voce.

Quello qui sopra e’ il video che riassume le loro imbarazzate interviste e cantate 🙂

Ed io ringrazio la mia di voce, perche’ mi permette di prendermi cura di loro! E’ un onore e una gioia che mi riempie il cuore ogni giorno.

Namaste’

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